Il 15 febbraio si è svolto in 24 città del mondo il World Information Architecture Day. Al WIAD prendono parte tutti i tipi umani che per professione hanno a che fare con le informazioni. Ogni genere di designer, programmatore, geek, architetto, copywriter, creativo, blogger, giornalista, fotografo (e pure qualche tritapalle – n.d.a.) partecipa a questo evento per condividere esperienze di Architettura dell’Informazione. Noi abbiamo seguito l’edizione siciliana, presso l’Impact HUB di Siracusa.
L’Architettura dell’Informazione è un ‘complesso multi-vitaminico’ a base di biblioteconomia, design, letteratura, usabilità, cinema, UX design, arte, logica, sociolinguistica, filosofia teoretica, webdesign, voglia di vivere e un sacco di altra roba.
L’AI è una disciplina multi affascinante che ha il compito di stare dalla parte dell’utente affinché il viaggio verso l’informazione sia agevole e proficuo, in altre parole rende semplice il reperimento dell’informazione in qualunque sistema reale o virtuale che si giovi di informazioni, sia come fine sia come mezzo. Potete trovare ulteriori informazioni qui, qui e qui.
Una squadra fortissimi, fatta di gente fantastici…
Yvonne Bindi, Antonella Turchetti, Luca Rosati e Manuele Forcucci (in foto, da sinistra) sono stati i relatori del WIAD Siracusa. Ogni speaker ha trattato un tema specifico dell’Architettura dell’Informazione con interventi leggeri ma significativi, come solo i bravi architetti dell’informazione sanno fare.
- Cos’è l’Architettura dell’Informazione? I campi di applicazione, dal web al mondo reale.
Luca Rosati (information architect e UX designer) tramite una serie di esempi faceva comprendere meglio come l’Architettura delle Informazioni possa essere usata nella vita reale migliorando l’esperienza utente. - Usabilità delle parole: progettare messaggi dalla parte dell’utente.
Yvonne Bindi (information architect e webwriter) ha proposto un godibilissimo intervento sull’usabilità delle parole, facendo riferimento a esempi tratti dalla segnaletica verticale di comuni grandi e piccoli… “Varco attivo”, cosa vorrà mai dire? Mannaggia alla comunicazione “sibillina”! - Semplessità: trasformare dati complessi in esperienze semplici.
Manuele Forcucci (UX designer e infromation architect) ci ha parlato della Semplessità, mostrandoci come l’architettura delle informazioni aiuti nel rendere intelligibili grandi quantità di dati con l’aiuto del graphic design – e anche il perché Lam Thuy Vo sia stata lasciata dal marito… ;-) - Dal come al perché: dagli strumenti del mestiere alle motivazioni che ci spingono a progettare intorno agli utenti.
Antonella Turchetti (UX designer) ci ha dato una panoramica dei tool e delle ragioni che devono guidare la nostra progettazione.
Ci hanno appassionato così tanto che, lo dobbiamo confessare, ci siamo abbandonati al tifo più sfegatato…
Workshop con clienti e problemi reali
Nel pomeriggio si sono svolti 4 workshop per altrettanti casi di studio: uno più interessante dell’altro. Quattro “clienti” veri (merce rara di questi tempi…), ognuno con la propria necessità:
- Ustation.it – rafforzare la community e aumentare il coinvolgimento
- Officine Culturali – rendere più pervasive le esperienze al monastero dei Benedettini
- ASP Siracusa – comunicare al cittadino l’importanze della terapia del dolore
- ImpactHUB Siracusa – elaborare una strategia di comunicazione per migliorare la percezione di ImpactHUB e delle numerose possibilità offerte
Un evento ben organizzato, in una splendida cornice.
HUBbiamo visto Ortigia, in una splendida giornata con un sole HUBbagliante, e in più: bella gente, argomenti entusiasmanti. Che potevamo volere di più?
L’evento è stato organizzato in modo egregio dal team dell’ImpactHUB di Siracusa, ringraziamo il referente Vincenzo Di Maria, la simposiarca e co-fondatrice Viviana Cannizzo e tutto il team per l’ospitalità e la cortesia.
È stato un enorme piacere conoscere e scambiare idee e chiacchiere con Claudia Busetto, coordinatrice dell’evento.
Grazie a tutti.
Intervista AI relatori
<intervista_relatori>
Qui vanno le interviste a Yvonne, Antonella, Luca e Manuele con video e gioco del se fosse…
</intervista_relatori>
<!– Seee… ciao! Chi se ne frega, erano troppo ganzi. Li abbiamo conosciuti e sono stati cortesissimi con noi, va più che bene così. –>
Grazie HUB Siracusa, grazie WIAD.
Ecco, noi vi ringraziamo e salutiamo così:
Ah, la virgola. Bisogna mettere una virgola nel titolo…
Già, è un paradosso, proprio io che mi metto a fare il “sibillino”… Saremo pure tornati ma lì abbiamo lasciato il cuore e la testa, almeno per un po’.
Se poi occorresse, pensateci voi, da buoni architetti dell’informazione ;-)